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giovedì 16 febbraio 2012

Tiggi'.

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Cortesemente. Che qualcuno si metta una mano sulla coscienza e dia una regolata ai telegiornali soprattutto quando parlano di cronaca nera. Ne ho proprio i marroni che versano. Ogni tg apre con minimo dieci minuti di orrori. Tu sei a cena, sverso, in pigiama, che scarnifichi a cucchiaiate l'ultimo vasetto di Nutella tanto per mantenerti in dieta e per fare andare via il sapore d’amaro della genziana che sta nella grappa e compare la Parodi a dirti che quello s'e’ spatasciato, quell'altro si e’ brasato, quei poveretti li hanno fatti a pezzi e messi nei sacchetti del supermercato e quell'altro ancora ha giurato a Satana e per non sbagliarsi li ha accoppati in blocco. Il tutto corredato da immagini agghiaccianti. Ma vogliamo smetterla con gli orrori nel dettaglio? Questa non e’ affatto informazione, e’ morbosita’. Almeno ci fossero donzelle per il Nakednews il dolore sarebbe lenito in parte. Poi e’ ovvio che non ci stupiamo se la gente va a farsi il we all’isola con lo sfondo concordesco rovesciatoa sul fianco. Facciamo basta con l'orrore. Noi non li vogliamo vedere gli schizzi di sangue, il segno a terra col gesso, il dettaglio dei piedi del poliziotto che cammina sull'erba (quello c'e’ sempre, cambia il misfatto mai piedi son sempre gli stessi), l'immancabile inquadratura del cognome sul citofono o il triciclo abbandonato in un angolo. Non le vogliamo sentire le interviste ai parenti serpenti. Ma vi devo dire io dove vi dovete mettere quel microfono? Basta con i talk show sugli omicidi, con le soubrettes che aprono il becco a vanvera, gli opinionisti mezzi pirla e gli esperti in niente, tutti a dire la loro. Ma che cazzo ne sapete voi? Ma parlate dell'Isola dei Famosi o del Big Brother, raccontate di quella volta che avete perso le mutande in panetteria, o di quell'altra che avete baciato il cane sulla bocca. E se vi prende il trip delle indagini andate a fare le Carabiniere su Canale 5. E anche voi giornalisti. Se strombazzate ai quattro venti gli sviluppi delle indagini, finisce che il mostro se non e’ completamente rimba, scappa. La roba brutta e’ che a forza di smitragliate di telecamere su pozze di sangue e quintali di dettagli sui finestrini sforacchiati, vestiti sbrindellati e cartellini messi per terra con le lettere dell'alfabeto, diminuisce il tempo della commozione. La prima volta che vediamo il servizio ci prende il magone, poi sempre meno. Alla fine non facciamo piu’ una piega. Se vediamo solo uno catturato con la giacca sulla testa cambiamo canale. Abbiamo la pieta’ che ci dura un secondo. La lacrima non fa in tempo a formarsi che subito, trac, parte la pubblicita’. Un secondo prima vedi la vedova che sbanda tenuta su dai parenti, un secondo dopo il cinesino del ma che puzza che odore o quello che ha una fila di amici e tutti vogliono pisciare in casa per via del profumo. Prima ti fan vedere una fatta a pezzi da una sega a motore, un attimo dopo ..12 40 tarattattattaa’, sona fischia e canta…. C'e’ di positivo che con sti continui servizi nei luoghi dei crimini atroci si conosce l'Italia. Si fa esercizio di geografia. Sapevamo dov'era Avetrana? No. Ora la conosciamo nel dettaglio. E nel passato Novi Ligure, Cogne, Corleone. Adesso finira’ che il sindaco di Roccaminchiona per promuovere il territorio e far conoscere quanto e’ pittoresco il suo centro storico arpionera’ la moglie col fucile subacqueo. Giusto per essere sicuro che gli facciano un bel servizio al tg delle 20.

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