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mercoledì 20 novembre 2013

Adios mundo cruel.

Adios mundo cruel..



Credo che il metodo migliore per suicidarsi sia spararsi un colpo in bocca. 
Mi raccomando in bocca e non alla tempia. 
Questo per un semplice motivo, se vi va male sparandovi alla tempia potreste ridurvi allo stato vegetativo ma non crepare, mentre invece se il colpo parte nella bocca questo causera’ l'esplosione della parte posteriore del cranio causando morte certa e state attenti a non sporcare la tappezzeria nuova, cercate di mettere la testa dimodoche’ il proiettile fuoruscendo non faccia danni, io ad es dovrei mettermi sul terrazzo con le finestre della vetrate aperte e disposto con la testa ad est cosi' il colpo semmai becchera' la vicina e con una fava inchiappero' due piccioni.
Ovvio il sapore della pistola in bocca potra’ causare ripensamenti dell'ultimo minuto, ma se si vuole essere metodici fino alla fine non bisogna tralasciare queste cose e semmai spalmate sulla canna della nutella o del miele o del peperoncino..dipende dai vostri gusti.
Poi..Come dovrete pensare a scrivere un biglietto per spiegare il proprio gesto e ringraziare o maledire chi ci e’ stato accanto in vita, unito a cio’ magari indicazioni sul funerale potrebbero essere gradite, non so … io per esempio vorrei mi fosse suonata fuori dalla Chiesa qualcosa di particolare e venir sepolto nel piccolo cimitero dove il sole batta sempre...diciamo per mezza giornata almeno. 
Non c'e’ motivo alcuno per queste scelte dato che quando sei morto sei morto, pero’ cosi’...un certo qual gusto da esteta per la morte rimane.
Altro metodo sperimentato dagli antichi e’ tagliarsi le vene immergendosi in una vasca d'acqua calda, il trapasso e’ dolce, quasi cadere in un sonno profondo.
Ciononostante personalmente preferisco il primo dato che e’ molto piu’
semplice, piu’ sbrigativo, non permette ripensamenti. 
Pensare che era meglio vivere quando ti resta un litro di sangue nel corpo potrebbe causare del disappunto e lasciarti quel disgusto di fallito suicida senza palle.
Altra parentesi e’ per l'omicidio suicidio per il quale consiglio di calcolare bene i colpi della pistola o del fucile onde evitare di rimanere senza.
Ultima cosa ritornando al discorso lettera da lasciare, dato che e’ l'ultimo ricordo che lasciate dietro di voi in seguito a un gesto che forse pochi capiranno cercate di scrivere bene, con una buona prosa, magari essendo coincisi e controllando bene la punteggiatura e non scrivete i vari accorciativi del tipo azz vfcat. 
Ovviamente non dimenticatevi nessuno, idem per quanto riguarda il
testamento.
Detto questo non credo mi suicidero’ mai, anche se dalla vita non posso escludere nulla, perche’ per natura non sono portato a farlo. 
In teoria sarei propenso ad uccidere, ma solo in teoria dato che in pratica ci si augura che non capiti mai.
Se mai in questo blog leggerete un messaggio di addio in cui dico di essermi suicidato (o meglio di avere la volonta’ di farlo dato che se mi sparo non scrivo sul blog contemporaneamente) vorra’ dire che sono venuto meno alla premessa e la cosa non mi piace per niente.
Chiarito questo… sconsiglio vivamente il lancio nel vuoto (troppi secondi per riflettere che avete sbagliato scelta), il veleno (troppa sofferenza per un ultimo gesto e una lavanda gastrica vi puo’ salvare a volte), le coltellate nello stomaco (idem per il veleno togliendo la lavanda e mettendo un chirurgo) e l'impiccagione poiche’ difficile da attuare e rischiate di spezzare la corda o di tirarvi in testa il tubo della doccia. Cio’ potrebbe essere umiliante e farvi cambiare idea sulla possibilita' di delettarvi o sopprimervi tanto per intenderci.
Ricordate.. dobbiamo tutti morire prima o poi e forse anche il sottoscritto anche se statisticamente ho davanti ancora 10 o 15 anni di sofferenza in questa valle di lacrime trisirpeffarie. 
A volte puo’ essere piacevole pensare di morire come meglio vi aggrada predisponendo tutto alla perfezione e se vi ammazzate in piu’ farete sentire in colpa chi vi ha condotto a questo gesto avendo un'ultima vostra vendetta e contribuirete in parte a risolvere il problema della fame nel mondo e del sovrappopolamento esodatistico.
Ultimo consiglio e’ che da tempo in Olanda,Belgio. Inghilterra e Suisse si puo’ acquistare il kit per la "dolce morte".. si vende in farmacia e costa solo 60 euro,(in Inghilterra 35 Sterline e la piu’ economica) ovviamente non rimborsabili dalla mutua. 
Il kit non e’ altro che una scatolina con cinque fiale, qualche siringa usa e getta e un foglietto per le istruzioni. Si trova in 250 farmacie del Paese. 
Nel cofanetto ci sono tre ampolle da 20 ml di Pentothal, potente barbiturico da somministrare, due fiale da 10 milligrammi di Norcuron, paralizzante da tenere come farmaco di riserva e qualche dose di sonnifero come alternativo consiglio vivamente la bottiglia di grappa con genziana e ovviamente non linko indirizzi per evitare pubblicita'..ma saprete usare i motori di ricerca no?
Nel post precedente davo ragione ad Epicuro quando esortava a non temere la morte perche’…Quando c'e’ lei non ci sei tu, quando ci sei tu non c'e’’ lei".Aspetto che riflettiate..fatto e finisco il post allegro.
Infatti non e’ della morte che dobbiamo preoccuparci, una condizione inevitabile la sola certezza che abbiamo.. l'abbandono della vita, li’ s'annida il problema c'e' nel suicidio consapevole responsabilmente
esercitato (perche’ anche il suicidio puo’, diventare una futilita’) una
traccia della virtu’ romana antica. 
Il desiderio di restare padroni di se’, di congedarsi dalla vita senza doversi vergognare e per assurdo ricordatevi pero’ potreste fare un servizio alla comunita’, pensateci attentamente.

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