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mercoledì 1 gennaio 2014

Si ricomincia..




2014 anno nuova e vita vecchia. Ne convenite che la moda maschile assomiglia molto assaissimo ai piani quinquennali sovietici. E’ dall’ultima guerra che mi compro giacche e abiti e ho assistito all’inesorabile ciclicita’ dei bottoni.. cinque anni di giacche a due bottoni (quelle della crociera Costa senza Schettino per l’inaugurazione di ReteMia), poi altri cinque di giacche a tre bottoni (quella del matrimonio di Donatella), seguiti da un nuovo quinquennio di due bottoni (quelli della cresima di Sara) e cosi’ via. Ecco perche’ ho cercato con tutte le mie forze di oppormi all’eliminazione del mio vestiario figo acquistato ancora in lire alla fine del secolo scorso.. sono certo che tra qualche mese rivedro’ quegli stessi abiti sulle pagine di Vogue. Alla fine pero’ l’ha spuntata Lella, la quale mi ha fatto notare che quando lei mi ha conosciuto, io portavo una taglia 48 e che oggi mi avventuro nei territori della 52 pianta larga.. e’ proprio vero, l’11 settembre,l’euroe i fivestar hanno cambiato tutto.. Cosi’ mi sono deciso a collocare nel contenitore degli indumenti usati i miei abiti all’ultimo grido per fare spazio alle sue vestimenta. Ora pero’..sfiga nella sfiga si pone un problema.. a causa dell’iper movimento dei tre mesi di ferie con nuotate a non finire, guerra con polipi e ultimo raffreddore dopo il vaccino, sono dimagrito di qualche kg e sono tornato alla 48 taglia mezzasega, quindi rivolgo un appello agli operatori della raccolta indumenti.. se trovate un giacca firmata Bikkembergs, seminuova, con la tasca interna destra macchiata da penna indelebile, telefonatemi.. occhio che se risponde una voce femminile dovete dire che e’ per un sondaggio sui telefoni o un’offerta di olio ipervergine.
Insomma..il fatto di  buttare via roba “inutile”per me e’ un aggettivo riferito solo agli uomini politici o alle imprese di derattizzazione, ed e’ di difficile applicazione. Sono forse inutili le tende da balcone che sei stato costretto a togliere perche’ hanno perso il blu originale e sono diventate color grigio topo malato? Nient’affatto.. il giorno che mi decidessi a dare il bianco in salotto (improbabile) sarebbero utilissime per coprire i divani quindi no buttare ergo posizionare in cantina in attesa dell’evento. Miiiii e che dire delle mollette di legno senza piu’ la molla? Niente buttare, naaa! Se un domani mi servisse un cuneo per fermare una porta che sbatte basta cercarle nel cassetto posizionate nella scatola di latta dei biscotti con scritto «mollette rotte» che andrei a cercarla.. sempre ammesso che non ne trovassi alcune nel ripostiglio nella scatola che conteneva il prendipolvere con i confetti della cresima di Patrizia con scritto «piccoli cunei di legno per usi vari». Ma so’ che inesorabilmente finiranno nella differenziata e quello e’ un bel problema.. qui nasce una riflessione attorno alla domanda ricorrente sugli smaltimenti… e questo dove cazzo lo butto? L’Amiat ci propone una visione del mondo semplificata, quasi manichea, dove le cose sono o di plastica, o di vetro, o di legno, ma la realta’ e’ piu’ complessa, molto complessa assai. Gli oggetti sembrano sfidarti continuamente. ..E me, dove minchia mi butti? Pare domandarti il vecchio bastoncino da ski che hai in garage. E allora ti accanisci su di lui.. stacchi la manopola di plastica dal bastone d’alluminio (si’, quelli di canna di bambu’ li ho buttati nell’antedifferenziata nel 65), separi il cinturino di pelle e la rondella, ancora di plastica ma morbida e quindi riciclabile. L’operazione di differenziazione ti ha richiesto piu’ o meno una ventina di minuti, se li moltiplichi per tutti gli oggetti che devi eliminare, capisci che sarai pronto quando la finanziaria 2013 permettera’ il pensionamento del Mario prossimo esodato iperincazzato.
Alla fine carichi tutto sulla macchina e confidi nell’aiuto degli addetti all’eco-centro di Via Piemonte 25 che suppliscono con la cortesia alle carenze organizzative e alle  rigidita’ dei callcenter numero verde 800.401.692 al servizio del cittadino che interpellati per aver un aiuto telefonico su cosa potevo fare dei miei cento chili di giornali che avevo in cantina, considerato che tutti i raccoglitori esterni erano traboccanti .. avevano risposto..faccia come dice il suo Amministratore, li lasci in cantina e li deponga quando vede che i contenitori esterni sono vuoti.. Sti cazz e io mi devo mettere di posta al controllo degli scarichi per poi partire alla Usain Bolt per poter arrivare prima del biscottaro che li riempie tutti ed avere l’accesso al contenitore..quindi ne approfitto di questo post e a tutti gli addetti all’eco-centro, che mi hanno aiutato a gettare oltre alla carta anche gli oggetti piu’ diversi e a separarmi dagli affetti piu’ cari, un grazie di cuore…e per favore..trattatemeli beni..mi raccomando e buon anno a tutti.

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