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martedì 5 gennaio 2016

Cookie law.



Allora..mo vi educo..per lumare il blog, sono stato obbligato dalle leggi-pasticcio nostrane in vigore dal 2 giugno 2015 ad inserire le righe iniziali per il vs assenso..il bello e' che chi legifera l'ha fatto con l'intento di migliorare la nostra esperienza telematica ottenendo invece l'effetto esattamente opposto..e questa e' la cookie law o legge biscotto.
Secondo la cookie law, se risiedi in Italia e gestisci un sito Internet, devi fare in modo che il navigante che lo visita per la prima volta veda comparire una richiesta di accettazione dei cookie.
Come da tradizione in Italia, invece di far rispettare le leggi che gia' ci sono, punendo gli spammer in maniera efficace, se ne fanno di nuove ed inutili o, come in questo caso, dannose.
I motivi per i quali questa legge non porta praticamente nessuna tutela ai visitatori del sito e crea solo disagio a loro e a chi il sito lo gestisce sono descritti ad esempio in questo articolo di Weird.it.
Una nota particolare meritano le conseguenze di questa legge per i blogger amatoriali.
Com'e' noto, chi vuole pubblicare online articoli per esporre le proprie opinioni, raccontare cazzate, o per qualsiasi altra finalita', per lo piu' senza fini di lucro (salvo magari qualche banner pubblicitario che porta loro pochi spiccioli e da parte mia ho bannato l'inserimento di pubblicita' nonostante il parco lettori abbastanza nutrito) puo' farlo senza spendere un cent usando varie piattaforme fra cui ad esempio Wordpress, Blogger, Altervista, che consentono di gestire siti con indirizzo del tipo [...].wordpress.com, [...].blogspot.com, [...].altervista.org.
Nel caso di Blogger, il blog e' gia' predisposto affinche' quando l'utente lo visita per la prima volta compaia in alto l'avvertimento sui cookie e la richiesta della loro accettazione.
Insomma dal 2 giugno 2015 tutte le persone residenti in Italia che gestiscono un blog gratuito su una piattaforma che non consente le adeguate modifiche sono stati costretti a scegliere fra le seguenti possibilita':

a) lasciare il blog cosi' com'e' rischiando una megamulta da congelamento testicolare

b) intestare il blog a una persona residente all'estero o a un nullatenente italiano e negare, negare, negare, la propria responsabilita' nella sua gestione

c) tirare fuori i soldi per pagare un hosting e poter usare la versione di Wordpress modificabile o altro CMS, potendo cosi' lavorare sul sito predisponendo la richiesta di accettazione dei cookie
d) versione gratuita del caso precedente... far migrare il proprio blog su Altervista.org, che offre gratuitamente spazio web a gratisse, cosi' da poter installare ad es. il CMS Wordpress ed eseguire le modifiche per il rispetto della cookie law
e) far migrare il proprio blog su Blogger che automaticamente fa comparire l'avvertimento come da cookie law
Se scegli una di queste tre ultime possibilita', dato il cambiamento di url, l'indicizzazione sui motori di ricerca ripartira' da zero, e diventeranno non piu' funzionanti i link che magari altri blogger avevano pubblicato per consigliare un tuo articolo.
Alla fine della fiera mentre i big bloggari del tipo facebucke se la ridono, pure io avrei potuto evitare la scritta iniziale di avvertimento in quanto non ficco cookie ma nel senno del poi di sti legiferatori che di web sono a livello lamer, e' cosa buona e giusta mettere ste due righe per richiesta di consenso e via andare perche' ritrovarsi un multone, specialmente per un sito amatoriale non e' che sia cosa ultra-simpatica...

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